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Della Longa – Lai “Quando lo stato uccide” – Castelvecchi 2011

Quando lo Stato uccide

Quando lo Stato uccide

Dalla condanna dei tutori della legge dopo la «macelleria messicana» della scuola Diaz di Genova alla morte di Federico Aldovrandi, Gabriele Sandri e Stefano Cucchi: un’indagine senza pregiudizi sul pericoloso problema della violenza delle forze di Polizia.
Collana: Tazebao pp. 256 – euro 16,00
Il G8 di Genova, le morti di Carlo Giuliani, Federico Aldovrandi, Gabriele Sandri, Stefano Cucchi… e poi, sparsi nell’ultimo decennio,altri nomi di persone uccise da uomini in divisa, spesso ignoti all’opinione pubblica, ma non a chi piange la scomparsa di un proprio caro.
Errori. Imprudenze. Fatalità. Nelle poche righe che i giornali dedicano alle morti per mano di tutori dell’ordine la spiegazione della tragedia viene in genere archiviata in questo modo, tendendo a dimenticare che dietro ogni caso c’è una storia e che dietro ogni storia ci sono famiglie lasciate sole contro muri di indifferenza o di vera e propria omertà.
Un filo rosso lega i giorni genovesi del 2001 – nei quali la gestione dell’ordine pubblico in Italia ha dato prova di incapacità e approssimazione portando all’estrema conseguenza dell’omicidio di un ragazzo – alle morti più e meno conosciute per mano di agenti di Polizia
registrate dal 2000 fino ai giorni nostri. Quando lo Stato uccide, il pregiudizio dell’innocenza concesso ai responsabili tende a diventare una verità assoluta, sempre e comunque.
Ma forse qualcosa sta cambiando. Il ribaltamento delle sentenze sul G8, il clamore mediatico suscitato dai casi Sandri, Aldrovandi e Cucchi hanno aperto spiragli di giustizia, illuminato verità che sembravano destinate solo a riempire le pagine di denuncia di Amnesty International. Segno evidente che, in rapporto all’ordine pubblico, è giunto il momento di voltare pagina, ricordando la missione di «servizio al cittadino» che dovrebbe animare le forze di Polizia e tornando, finalmente, a parlare di diritti e di garanzie.

Bastianetto – Della Longa “Lampedusa – Cronache dall’isola che non c’è” – Ensemble 2011

Lampedusa - Cronache dall'isola che non c'è

Lampedusa – Cronache dall’isola che non c’è

A Lampedusa è notte. Il molo è invaso da migranti tunisini. Quindici personaggi si muovono in questa notte: il migrante ghanese, quello tunisino volontario di Mezzaluna rossa, il pescatore di Mazara del Vallo, il Comandante della Capitaneria di Porto, il collaboratore di un’organizzazione umanitaria, una tabaccaia di Lampedusa, il professore del liceo scientifico dell’isola, il migrante algerino, la migrante somala incinta, l’anarchico di Lecco trapiantato a Lampedusa, il medico, il fotoreporter, il poliziotto, la piccola migrante di 7 anni e la tartaruga caretta caretta. Le storie, narrate attraverso il flusso di coscienza dei personaggi suddetti, diventano l’escamotage per raccontare le poliedriche realtà che s’intrecciano sull’isola: ragazzi tunisini che scappano dall’anarchia post-rivoluzionaria, migranti che raccontano la propria vita tra carestie e guerre nel cuore dell’Africa, soccorritori e professionisti che prestano la propria opera nel momento dell’emergenza, lampedusani che regalano emozioni e sensazioni da un’isola piena di forza, ma anche di contraddizioni.

 

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